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Dott. F. Pacini & Dott.ssa I. Ballotti 
 
     
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  La Giardia, un nemico sottovalutato

La Giardia ( nome scientifico Giardia lamblia) è un parassita unicellulare molto diffuso anche in Italia;provoca una infiammazione intestinale acuta, con tendenza a cronicizzarsi, nei cani e nei gatti infetti. In condizioni igieniche non ottimali può passare anche all'uomo, è infatti un parassita non specie specifico e attacca tutti i mammiferi. Fonte di contagio è l'acqua, prima di tutto, ma anche cibi infettati e residui fecali, sembra che il diffusore in ambiente cittadino sia il topo, e anche il Ratto. La malattia è ad oggi molto diffusa anche nei canili e negli allevamenti, in quanto non ancora ben conosciuta e quindi siottostimata; proprio per questo la assoluta maggioranza dei casi che osserviamo riguarda i cuccioli di entrambe le specie, acquistati o trovati che siano. I sintomi sono molto generici ( diarrea, vomito sporadico, stato complessivamente scadente dell'animale, forfora, ritardi di crescita) e spesso sia i proprietari che alcuni Veterinari non la considerano fra le possibili cause di malattia.
La diagnosi è invece piuttosto semplice, basta fare un rapido test antigenico sulle feci ed in meno di dieci minuti si può avere la risposta.
La cura è un pò più complicata, in quanto bisogna sottoporre l'animale a diversi cicli di uno specifico antiparassitario, o di un certo antibiotico, ad alte dosi., e poi verificare la estinzione del parassita ripetendo il test diagnostico. Oltretutto, pur guarito dal parassita il paziente può mantenere sintomi generali di maladigestione per mesi. Un controlo ecografico, per verificare lo stato dell'intestino e dei linfonodi addominali, una dieta opportuna e terapie di supporto lo condurranno comunque a guarigione.
 
 


 
 

LE PULCI (storia di una silenziosa invasione).

Le pulci sono insetti di colore bruno, lughi 1-4 con il corpo appiattito lateralmente e privi di ali, ma con zampe poseriori robuste modificate per il salto. Sono dotate di un apparato buccale è di tipo pungente-succhiante. Le pulci che abitualmente parassitano i nostri animali domestici sono Ctenocephalides Canis (cane), Ctenpcephalides felis felis (gatto, cane), esisue inoltre un altra specie Archaeopsilla erinacei in grado di intestare porcospino e cane.
La prima cosa da prendere in esame per approcciare in modo corretto il problema della pulicosi (infestazione da pulci) è il suo ciclo vitale: solo conprendendolo in tioto si può approcciare in modo concreto al controllo del parassita stesso. Durante il suo ciclo biologico la pulce va incontro ad una metamorfosi completa da uovo ad adulto paddando attraverso gli stdi intermedi di larva e pupa. Partiamo dunque con ordine: gli adulti infetano l'ospite dove effettuano immediatamente un pasto di sangue (il 24-60% di C. Felis entro 5 min) fondamentale per l'accoppiamento e la deposizione delle uova. Durante il pasto che può durare da 18 a 25 miuto l' insetto può asumere fini a 10-15 volte il suo peso corporeo, inizia ad eliminare feci (talvolta unico segnale della sua presenza-pasaggio sull' ospite) dopo 2-6 minuti. Dopo 24-36 ora dalla colonizazione dell' ospite la pulce inizia a deporre uova 15-20 al giorno (crica 2000 in una vita) con picchi durante il sonno degli animali. Dal corpo dei nostri animali domestici dunque le uova cadono a terra, fuoriescono le larve di primo stadio che sono scarsamente mobili e si nutrono di feci e detriti, per poi evolversi in larve di secondo stadio fotofobiche e più mobili portate quindi a dirigersi verso anfrattuosità (battiscopa, tappeti) dove diventeranno larve di terzo stadio prima di trasformarsi in pupa. Quast'ultima, in ci si forma l' nmsetto adulto, è la "fase di resitenza" pressocchè inattaccabile, le pupe sono infatti resistenti a gelo, essicamento ed insetticidi. La pulce adulta emerge dopo 2 settimane ma in condizioni non favorevole può persitere come pupa per alcuni mesi, se on trova invatti l'ospite su cui compiere il pasto di sangue l' insetto adulto morirà per disidratazione od esaurimento delle fonti energetiche nell' arco di 36-48 ore. La descrizione del ciclo biologico del parassita finora descitta ci porta a fare una considerazioen fondamentale: le forme adulte che vivono sui nostri "coinquilini" rappresentano" circa il 5% per cento a fronte di un 95% di forma immature (uova, larve e pupe) disseminate nell' ambiente domestico. Tale conoscenza deve essere alla base del concetto integrato di lotta alle pulci considerando sia la lotta sull' animale con insetticidi adatte che le forme immature attraverso inibitori di crescita per le forme larvali già contenuti in alcuni spot-on , che la lotta ambientale rimuovendo le forme immature resistenti in modo meccanico.
La lotta alle pulci deve essere efetuata in modo trsversa el efficace in quanto questio insetto è in grado di nuocere in diversi modi: in primis va considerata l' azion depaupertiva che è in grado di compere soprattutto in caso di infestiazioni massive portando l' ospite a quadri anemici anche molto gravi, senza dimenticare uil ruolo di vettore di latri patogeni quali dypilidium caninum

 
     

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